DIVERTITEMPO è una ONLUS che realizza progetti di inclusione per bambini disabili e con bisogni speciali. La nostra mission è quella di facilitare il benessere dei bambini e delle bambine e delle loro famiglie. Oggi sappiamo che il benessere di una persona è il risultato delle relazioni che essa instaura con l’ambiente in cui vive. Il coinvolgimento in attività interessanti, l’importanza di ricoprire ruoli sociali gratificanti, le relazioni efficaci con parenti ed amici, la possibilità di raggiungere i propri scopi grazie ad un ambiente favorevole, tutte queste sono variabili che incidono nel benessere dei bambini e delle bambine. Secondo il Modello Biopsicosociale la salute è costruita socialmente nel contesto dei comportamenti e delle relazioni umane. “La salute viene creata dagli stessi esseri umani negli ambiti della loro vita quotidiana: nei luoghi in cui essi imparano, lavorano, giocano e amano. La salute viene creata garantendo che la società in cui si vive crei le condizioni che consentono il raggiungimento della salute da parte di tutti i suoi membri” (Bonn: Internationale Konferenz, 17-19 Dicembre 1990). La promozione della salute e del benessere richiede una comprensione profonda dei processi che aiutano la crescita delle persone e delle organizzazioni, nonché strumenti e competenze capaci di favorire tale crescita.

In questa visione le relazioni instaurate al fine di promuovere la salute favoriscono lo sviluppo delle potenzialità degli individui, dei gruppi e della collettività. Promuovere la salute significa mettere la persona al centro ed è quello che intendiamo fare, mettere i nostri bambini/e e ragazzi/e al centro delle esperienze, offrendo loro la possibilità di sperimentare autonomamente se stessi e l’ambiente in cui crescono. Questa è per noi inclusione. Le esperienze da noi proposte, in quest’ottica, sono attività che svolgono funzioni di socializzazione, valorizzazione di rapporti interpersonali spontanei, di potenziamento dell’autonomia personale e dell’autostima, esperienze di inclusione sociale e di benessere. Noi intendiamo rendere il bambino soggetto protagonista di tutte le attività che proponiamo, protagonista della sua esperienza.

Per questo motivo i nostri operatori facilitano le esperienze dei bambini e dei ragazzi senza togliere loro libertà e spontaneità, senza giudicare, sostenendo lo sviluppo e l’inclusione rendendoli protagonisti. Per i nostri bambini e ragazzi è molto importante sentire qualcuno che sia accanto a loro, che cerchi di capirlo ma che allo stesso tempo sappia anche aspettare, essere rispettoso dei tempi di ognuno, continuare ad osservare senza pregiudizi e senza la necessità di ricevere risposte esaustive o apprendimenti volti a rassicurare l’adulto più che il bambino. Noi intendiamo offrire uno spazio dove sia possibile e necessario scegliere, essere protagonisti della propria esperienza, dove vincano la libertà espressiva e la partecipazione attiva. Le nostre attività coinvolgono i bambini e i ragazzi sul piano fisico, cognitivo ed emozionale.

Questa metodologia si fonda sul presupposto che la modalità più efficace per riflettere sulle proprie abitudini e per apprendere nuovi comportamenti sia quella di sperimentarli concretamente. Offriamo esperienze fondate sul rispetto del prossimo, senza esclusioni ed emarginazioni, dove ciascuno è al centro dell’esperienza come persona, nella sua unicità e diversità come potenzialità e risorsa, con tutto il suo valore ed il suo potenziale, responsabilizzato ed impegnato in una partecipazione creativa. Vogliamo fornire esperienze di apprendimento e di crescita che uniscano conoscenze e sentimenti, esperienze che valorizzino anche gli aspetti emotivi ed intuitivi di ogni singolo essere umano. Vogliamo facilitare il rispetto reciproco, i rapporti di fiducia tra le persone e creare un clima indispensabile per il riconoscimento e l’accoglienza dei propri bisogni. I presupposti dai cui partiamo sono il riconoscimento di ogni persona come individuo unico, degno di rispetto e avente pieno diritto al proprio pensiero e alle proprie idee, ai propri sentimenti ed emozioni, ma anche avente diritto di avere l’opportunità di fare esperienze di benessere. Per questi motivi vogliamo offrire attività piacevoli, di divertimento e di crescita, in cui la persona sperimenta una situazione di esperienza ottimale, e coinvolta in attività motivanti e gratificanti, si senta più utile, più attivo e quindi più soddisfatto. I 4 valori che fanno da bussola nel nostro progetto sono: 1. ogni essere umano ha valore in sé.

Questo significa che la diversità è una risorsa e dobbiamo comprenderla e valorizzarla; 2. ogni essere umano ha la capacità di migliorare, trovare soluzioni alle proprie difficoltà e crescere al meglio delle proprie possibilità, grazie ad un ambiente facilitante. Crediamo fermamente in uno dei concetti fondamentali della teoria di Carl Rogers che è la “tendenza attualizzante”, ossia la capacità intrinseca nell’essere umano di orientarsi selettivamente e in modo diretto verso il completamento e l’attualizzazione delle proprie potenzialità (Rogers, 1980). Creare le condizioni per lo sviluppo ottimale di questa tendenza, insita in ogni individuo, consentirà alla persona di reagire e contrastare i condizionamenti genetici, biologici, psicologici e sociologici per tendere verso la propria autorealizzazione; 3. la collaborazione è essenziale per tutti; per realizzare progetti di inclusione è necessario coinvolgere e collaborare con tutte le realtà esistenti sul territorio intorno ai nostri bambini/e e ragazzi/e; ogni realtà presente sul territorio è una risorsa potenziale per tutti e noi dobbiamo essere capaci di costruire relazioni efficaci con esse; 4. la libertà di apprendere dall’esperienza, senza alcuna forma di giudizio. Il nostro intento è onestamente quello di progredire insieme in un cammino di crescita, dove ognuno ha il coraggio delle proprie opinioni personali e nello stesso tempo il rispetto dell’altro, delle sue idee e delle sue libertà, nell’impegno difficile della crescita umana e culturale.

L’apprendimento dall’esperienza è un apprendimento significativo, capace di destare gli interessi vitali della persona che apprende, ha una forte e profonda incidenza perché contribuisce a modificare il comportamento, gli atteggiamenti e a volte persino la personalità. L’inclusione è una responsabilità di tutti, non un modo per normalizzare il diverso, ma un modo per ripensare i nostri ambienti e renderli più fruibili. Il nostro obiettivo è superare le barriere alla partecipazione, in un processo continuo, quotidiano, in un’ottica di sostegno distribuito e di valorizzazione delle risorse presenti sul territorio, grazie alla collaborazione tra persone diverse con ruoli differenti ma con obiettivi condivisi. Vogliamo fare spazio alla ricchezza della differenza adeguando, di volta in volta, gli ambienti, le prassi, in base ad ogni specifica singolarità. Come sostiene Feuerstein l’accettazione di un bambino/ragazzo con disabilità non può limitarsi ai suoi svantaggi, ma deve tradursi in una ricerca di tutti i mezzi per ridurre gli svantaggi iniziali e riuscire ad offrirgli la possibilità di una vita degna di questo nome, da svolgere autonomamente, anche attraverso un lavoro produttivo e, anche, rendendosi utile a sé e agli altri (Feuerstein, La disabilità non è un limite, Se mi ami costringimi a cambiare LibriLiberi, FI 2005).

I punti deboli di partenza sono solo le iniziali difficoltà con cui fare i conti, ma con i giusti mezzi messi a disposizione è possibile offrire ad ogni bambino/a opportunità di benessere e di inclusione. Tutte le ricerche oggi affermano che le motivazioni personali e il modo con il quale interpretiamo la realtà modificano le nostre esperienze e attribuiscono significato alle nostre azioni quotidiane. Il benessere è quindi strettamente collegato alla possibilità di migliorare le proprie performance, la concentrazione ed il rendimento in ogni campo. Le emozioni “positive” espandono la nostra capacità cognitiva e ampliano la gamma di possibilità processate dal cervello, rendendoci più creativi, riflessivi e aperti. Questo effetto della felicità è stato confermato anche da studi in ambito biologico, poiché serotonina e dopamina, due sostanze rilasciate dal cervello quando proviamo sensazioni positive, sono responsabili della stimolazione e dell’attivazione di zone specifiche del cervello deputate all’apprendimento. Ecco perché intendiamo proporre attività ludico- ricreative, divertenti, ed inclusive. L’inclusione, diritto fondamentale a prescindere dalle condizioni e dalle capacità individuali, diviene così per noi il mezzo per realizzare la nostra mission: facilitare il benessere nei nostri bambini e ragazzi!

Dott.ssa Serena Romano

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